Spazio di Proiezione
A Padova, arte urbana e scuola si incontrano: prende forma l’identità creativa dell’IIS Valle. Al via le visite guidate.
L’arte urbana entra all’I.I.S. “G. Valle” per trasformare la scuola in un luogo di identità e partecipazione.
Nell’ambito della terza edizione del progetto “Spazio di proiezione”, nato dalla collaborazione tra la prof.ssa Anna Vestita, docente di Storia delle Arti Visive, e l’architetto Andrea Sarno, con il supporto dell’Associazione Scivola APS sono stati completati gli ultimi due murales realizzati dagli studenti insieme agli street artist Boogie e Zeromentale.
Questo progetto sta crescendo, la gradonata dell’IIS Valle si sta espandendo, e il nostro sogno - il nostro obiettivo - è proprio quello di riempirla completamente, trasformandola in uno spazio vivo, ricco di creatività, visioni ed emozioni condivise.
Spazio di Proiezione’ è il tema proposto per l’anno scolastico in corso, con l’intento di abbattere i confini fisici e simbolici dell’edificio-scuola e trasformarlo in un luogo aperto, connesso con il territorio. Boogie e Zeromentale - vincitori del concorso 2024/25 - hanno saputo rappresentare la scuola come un trampolino di lancio per nuove idee, relazioni e percorsi personali. Un luogo capace di valorizzare il potenziale di ciascuno, dove ogni individuo può inseguire le proprie ambizioni e costruire un’identità autentica e consapevole.
"Gli artisti, con entusiasmo e sensibilità, hanno collaborato con i ragazzi della scuola in un'attività di PCTO coinvolgente e ricca di stimoli creativi. Attraverso questa esperienza artistica, sono riusciti a coinvolgere attivamente i ragazzi dell’Istituto nella costruzione di un messaggio di connessione con la scuola che sostiene le loro ambizioni e diventa vitale se oltre a sostenere la crescita personale è in grado di proiettare verso il futuro."
La novità di quest’anno non ha riguardato solo il coinvolgimento dei ragazzi nella realizzazione del murales attraverso un percorso di PCTO, che li ha visti impegnati sia nella creazione delle opere sia nella documentazione video-fotografica, ma in collaborazione con gli artisti hanno scelto i titoli che hanno attribuito alle opere, frutto di un confronto diretto con gli artisti e di una riflessione condivisa sul loro significato all’interno della campagna DIAMO UN TITOLO ALL’ARTE, cui ha partecipato la comunità scolastica tutta.
I murales raccontano la creatività degli studenti dell’IIS Valle: da Padova, uno spazio urbano da vivere e visitare. Gli studenti, protagonisti attivi del progetto, si sono resi disponibili a guidare le visite alle opere a partire dal prossimo anno scolastico.
I murales, in questo contesto, non sono solo un segno estetico nello spazio urbano o scolastico, ma sono diventati testimonianza visibile di un processo collettivo, fatto di idee, ascolto, contaminazioni e crescita. Le opere parlano agli studenti perché nate dal dialogo tra chi le ha realizzate e chi la abita ogni giorno. Con questo proposito le due opere sono state pensate per illudere la percezione, oltrepassare i confini tradizionali dello spazio espositivo, ed estendersi oltre le pareti fino a invadere le gradonate dell’edificio e spingersi fin sul soffitto, in un flusso creativo che abbraccia l’intera architettura.
Questi lavori e questi murales vogliono essere una manifestazione viva e potente di come sia possibile collaborare con gli artisti in maniera diretta.
La scuola attraverso l’arte diventa esperienza memorabile e significativa, e dall’anno prossimo realizzeremo delle visite guidate condotte dai ragazzi stessi dell’Istituto.
Promotori del progetto sono: l’IIS Giovanni Valle di Padova e Scivola, APS, in continuità con il progetto WoW Art Gallery.
Per info e contatti
Instagram: @sci_vo_la
Facebook: scivola
Tel: +39 348 332 9047
GLI ARTISTI SELEZIONATI nell’EDIZIONE 2024/25 e le LORO OPERE
BOOGIE.EAD
Nasce a Padova nel 1971. Inizia a dipingere con gli spray nel 1989, anche se già dai primi anni ’80 si interessa alla cultura hip hop newyorkese, affascinato dai video musicali e dalle riviste che mostrano l’arte dei graffiti. Negli anni ’90 entra nell’FCE di Bologna, decidendo poi di creare la Crew Padovana EAD (Escuela Antigua Disciples) con amici che condividono la sua stessa passione per questa cultura.
Il suo stile ha più evoluzioni (wild style, simple style, blockbuster, figurativo, puppet e character), sperimentando l’utilizzo del colore in diversi modi, dalle campiture piatte alle sfumature intersecate da giochi decorativi con altri colori, creando effetti 3D o elementi grafici decorativi all’interno delle lettere, rendendole sempre riconoscibili e protagoniste.
Lo studio della dimensione reale nello spazio lo porta a cimentarsi con la scenografia, con cui si confronta lavorando per importanti brand di moda e locali di tendenza, in Italia e all’estero. Nel 1998 riceve il premio alla creatività presso lo Smau di Milano da Canon. Nel 2000 crea le scenografie per il tour dei concerti dei Casino Royale. Partecipa a numerose mostre, tra cui la collettiva dedicata alla cultura della street art Urbanizeme Exhibition (Padova, 2011), la cui sezione storica documenta per la prima volta in maniera sistematica l’importanza di Padova, a fianco di Bologna e Milano, nella scena della street e dell’urban art italiana.
Alcuni degli artisti a cui si ispira sono Schiele, Klimt, Hundertwasser.
Opera realizzata: Simbiosi
Il murales si sviluppa lungo una parete e si espande oltre i limiti tradizionali, coinvolgendo i gradoni e il soffitto in un continuum visivo che trasforma l’architettura in spazio narrativo.
La forma fluida e multicolore ricorda un’onda sonora, un flusso digitale o un nastro in movimento, che avvolge e attraversa l’ambiente. I colori accesi e le sfumature creano profondità e ritmo, mentre l’effetto puntinato suggerisce interferenze, dissolvenze o dati in trasformazione.
Questa estensione oltre la parete coinvolge chi osserva e chi attraversa fisicamente lo spazio, rompendo la barriera tra arte e realtà, e trasformando l’intervento pittorico in esperienza immersiva.
L’estensione su più superfici rompe la visione bidimensionale, invitando l’osservatore a muoversi dentro l’opera: non solo a guardarla, ma ad attraversarla, a viverla. È un invito alla partecipazione attiva, proprio come quella degli studenti che l’hanno creata e documentata.
In sintesi, il murales celebra la trasformazione, il dialogo e la continuità: valori fondamentali per chi apprende, crea e cresce.
ZERO MENTALE
Zero Mentale è nato nel 1972 a Padova, dove vive e lavora. Diplomatosi presso l’Istituto d’Arte P. Selvatico di Padova, si è successivamente laureato in Architettura a Venezia.
La passione per l’aerografia segna un importante apporto alla sua identità artistica e lo porta in breve tempo a un affinamento nella gestione e nella tecnica dei materiali. Grazie al sapiente utilizzo di svariate vernici, le sue opere assumono una superficie patinata e traslucida, distinguendosi per il forte impatto visivo, il valore stilistico e la precisione del tratto. Il suo lavoro si basa sulla composizione pittorica di configurazioni che inscenano la nascita di una forma, dando voce ai pensieri in maniera surreale, in un universo creato solo da suggestioni.
Zero Mentale fissa non tanto la formulazione di un “impulso mentale” quanto quella di un “impulso creativo”: dà voce ai pensieri in maniera surreale, si è davanti al predominio di un mondo creato solo da suggestioni, quello che arriva agli occhi dello spettatore sono le basi della creazione mentale così come immaginate dal suo autore.
Negli ultimi anni si è avvicinato al mondo della street art, cimentandosi in opere murarie. Sui muri nascono cosi graffiti e messaggi per il cuore contemporaneo della vita metropolitana; l’uso di spray, vernici, aerografo, stencil fa sì che il messaggio passi sulla pelle della città.
Opera realizzata - Relazioni inclusive
Linee fluide e interconnesse. Il colore prevalente è l’azzurro, attraversato da nervature bianche e blu scuro, che danno l’effetto di un reticolo in tensione, quasi pulsante.
L’opera è ispirata al mondo delle sinapsi, le connessioni tra neuroni che trasmettono informazioni nel cervello. Questa rete visiva, che si espande e si deforma prospetticamente verso il centro, crea un effetto di profondità e movimento, come se si stesse guardando dentro una mente in azione.
L’opera rappresenta la complessità del pensiero umano, la condivisione della conoscenza e l’interconnessione delle idee.
Come le sinapsi permettono al cervello di funzionare, così le relazioni tra studenti, docenti, idee ed esperienze creano un ambiente vitale, dinamico, capace di generare innovazione.
Realizzata in un contesto scolastico, l’opera assume un valore simbolico potente: la scuola come cervello collettivo, dove ogni persona è un nodo attivo in una rete viva e in trasformazione.
LE SCORSE EDIZIONI
2022/2023 - Davide Zanella/ARTEZETA STUDIO
Opera realizzata - Per AMANUEL
L’opera è nata dall’idea di rendere un omaggio ad uno studente scomparso dell’IIS Valle, subito dopo la pandemia.
L’esperienza con la scuola.
L’opera ha preso vita grazie alla sensibilità dell’artista, che ha saputo trasformare le idee e i ricordi degli studenti della classe 5F in immagini cariche di significato. A partire dai soggetti proposti dai ragazzi per ricordare Amanuel, Davide Zanella ha ascoltato le loro storie, raccogliendo emozioni, passioni e frammenti di vita che lo rendevano speciale ai loro occhi. Insieme, passo dopo passo, hanno dato forma a un murales che non è solo un tributo visivo, ma un atto d’amore collettivo, realizzato direttamente sul muro con il cuore, la memoria e il colore.
2023/24 - C0110
Opera realizzata – FRAGILE - LINK approfondimento
L'immagine potente e simbolica trasmette un chiaro messaggio di pace.
Una bambina con sguardo intenso e diretto, contrasta con lo sfondo notturno e caotico della città, guarda direttamente negli occhi di chi osserva l’opera. Nei capelli porta una spilla con il simbolo della pace e con la mano destra tiene un origami a forma di colomba, mentre altre colombe di carta volano nel cielo notturno, come messaggeri silenziosi tra le luci sfocate della città – un effetto bokeh che evoca un contesto urbano moderno, forse caotico, in contrasto con la delicatezza e l’innocenza rappresentate dalla bambina e dagli origami.
L’esperienza con la scuola.
L’opera è nata grazie alla collaborazione tra l’artista e gli studenti di alcune classi dell’IIS VALLE, che hanno avuto l’occasione unica di mettersi in gioco con pennelli e bombolette. Immersi nell’atmosfera creativa del laboratorio a cielo aperto, i ragazzi non solo hanno imparato i segreti della street art direttamente sul muro, ma hanno anche potuto ascoltare racconti, aneddoti e curiosità legati alla vita e al percorso artistico di C0110, entrando in contatto diretto con il cuore pulsante dell’arte urbana.
Guidati dalla prof.ssa A. Vestita, dal prof. Stefano Bernardini e dal prof. Sarno, gli studenti hanno dato vita a un’idea originale e significativa: integrare l’opera murale con delle gru realizzate in 3D. Le stampanti 3D dell’istituto hanno così trasformato un semplice concept in un tocco tridimensionale di grande impatto visivo ed emotivo. Le gru, simbolo universale di pace, speranza e rinascita, sono state applicate direttamente sulla parete, fondendosi con la pittura e dando vita a un’opera mista che unisce arte urbana, tecnologia e messaggio sociale. Un esempio concreto di come la creatività, quando guidata con passione e competenza, possa superare i confini tra discipline e diventare esperienza viva.
Rassegna stampa multimediale
- https://tgpadova.telenuovo.it/attualita/2025/06/09/video-la-street-art-entra-a-scuola-prove-di-didattica-alternativa-allistituto-valle
- https://www.padovaoggi.it/attualita/street-art-scuola-gradonata-iis-valle-capolavoro-9-giugno-2025.html
- https://telenuovo.it/home/2025/06/video-ultimo-giorno-di-scuola-le-emozioni-degli-insegnati