1. Premessa

Piano Triennale Offerta Formativa Triennio 2019-2022 - aggiornamento anno scolastico 2021-22

Il Piano dell’Offerta formativa rappresenta la carta d’identità della scuola, identità culturale e programmatica. Il Piano ha valenza triennale perché, a partire dalla descrizione dell’identità venutasi a consolidare, individua, attraverso attente procedure valutative, la parte programmatica e gli obiettivi di miglioramento così come individuati dal RAV.
Il PTOF, elaborato dal Collegio dei Docenti e deliberato dal Consiglio di Istituto, delinea il complessivo processo educativo promosso dalla scuola, realizzato attraverso una programmazione educativa che, attraverso mirati progetti di arricchimento, risponde in modo più efficace alle esigenze formative degli studenti, alle necessità di aggiornamento dei docenti, alle richieste delle famiglie ed alle trasformazioni del contesto socio-economico.


La valutazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa (o PTOF), dell’azione della dirigenza e di tutte le figure professionali che compongono la comunità scolastica, dovrà fare riferimento al raggiungimento degli obiettivi prefissati nei quali sono declinati i principi ispiratori e le linee guida tracciate dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio d’Istituto.


Principi ispiratori
L’Istituto e le persone che in essa operano (Dirigente Scolastico, insegnanti, personale non docente) si impegnano, coinvolgendo alunni, genitori ed enti esterni, ad assumere come orientamento la realizzazione di una scuola caratterizzata da fattori di qualità ispirati ai seguenti Principi educativi e di Progettazione. Si ritiene, quindi, opportuno indicare linee guida tali da formulare un piano triennale (2016-2019) con obiettivi di miglioramento graduati annualmente.

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è orientato all’innalzamento dei livelli di istruzione e della competenze degli studenti, nel rispetto dei tempi e degli stili di apprendimento individuali. L’azione dell’istituzione scolastica è espressione dell’autonomia della comunità professionale e territoriale, valorizza il contributo di tutte le componenti della comunità scolastica, è orientata all’inclusione e alla valorizzazione delle differenze. Il metodo di lavoro si basa sulla collaborazione e partecipazione, nel rispetto della libertà di insegnamento e delle competenze degli organi collegiali e delle istanze degli alunni e delle loro famiglie.
Si ritiene fondamentale la chiara definizione delle priorità condivise all'interno della comunità scolastica e la definizione di momenti comunicativi atti a renderle note anche all'esterno, coinvolgendo nel progetto formativo le famiglie e il territorio.
Il Collegio dei docenti è invitato a considerare:

  • l’integrazione funzionale delle attività, dei compiti e delle funzioni dei diversi organi collegiali;
  • il potenziamento e l’integrazione del ruolo dei dipartimenti, delle Funzioni Strumentali al POF e dei Referenti di area;
  • il miglioramento del sistema di comunicazione, socializzazione e condivisione tra il personale, gli alunni e le famiglie delle informazioni e delle conoscenze interne ed esterne relative agli obiettivi perseguiti, le modalità di gestione, i risultati conseguiti;
  • la generalizzazione dell’uso competente delle tecnologie digitali tra il personale;
  • l’implementazione de i processi di de materializzazione e trasparenza amministrativa;
  • accrescere la collaborazione con il territorio: reti, accordi, progetti, protocolli, intese;
  • lo sviluppo di competenze di cittadinanza, in particolare il sostegno all’assunzione di responsabilità e autodeterminazione;
  • la previsione di strategie orientate all’inclusione degli studenti con disabilità nel gruppo dei pari e per sostenere gli studenti stranieri di recente immigrazione, per il potenziamento degli studenti con particolari attitudini disciplinari, per l’individuazione dei talenti, il potenziamento delle eccellenze e l’adozione di iniziative educative e didattiche secondo quanto indicato dalle Linee Guida sui B.E.S (L.n.170/2010). Si ritiene importante prevedere progettazioni che favoriscano alleanze tra docenti curricolari, di sostegno, tutor, famiglie, enti locali, associazioni;
  • l’organizzazione di un ambiente di apprendimento che consenta riflessione e capacità critica, partecipazione e cooperazione, creatività (ecc.), in particolare attraverso:
  • la diffusione di metodologie didattiche attive (apprendimento per problem solving, ricerca, esplorazione e scoperta), individualizzate e personalizzate che valorizzino stili e modalità affettive e cognitive individuali;
  • la promozione di situazioni di apprendimento collaborativo (aiuto reciproco, apprendimento cooperativo e fra pari, lavoro in gruppo, realizzazione di progetti e ricerche come attività ordinaria della classe) e approcci metacognitivi (modi di apprendere individuali, autovalutazione e miglioramento, consapevolezza, autonomia di studio);
  • l’attenzione allo sviluppo di un clima di apprendimento positivo anche mediante la condivisione di regole di comportamento, con l’adozione di specifiche strategie per la promozione delle competenze sociali (a solo titolo di esempio, assegnazione di ruoli e responsabilità, attività di cura di spazi comuni, sviluppo del senso di legalità e di un’etica della responsabilità, collaborazione e lo spirito di gruppo, ecc.);
  • lo sviluppo delle pari opportunità e la prevenzione della violenza sulle donne;
  • il raccordo tra attività di ampliamento dell’offerta formativa e il curricolo di istituto, con la chiara individuazione di obiettivi, abilità/competenze;
  • la progettazione di segmenti del curricolo e la realizzazione di attività in continuità con docenti di scuola secondaria di primo grado;
  • la previsione di attività di monitoraggio e di momenti di riflessione sullo sviluppo delle attività previste, per migliorare i processi di pianificazione, sviluppo, verifica e valutazione dei percorsi di studio;
  • l’opportunità di attivare scambi culturali con i Paesi europei ed extraeuropei e di promuovere la mobilità transnazionale degli studenti;
  • integrare funzionalmente le attività, i compiti e le funzioni dei diversi organi collegiali;
  • potenziare ed integrare il ruolo dei dipartimenti, delle Funzioni Strumentali al POF e dei Referenti di area;
  • migliorare il sistema di comunicazione, la socializzazione e la condivisione tra il personale, gli alunni e le famiglie delle informazioni e delle conoscenze interne ed esterne relative agli obiettivi perseguiti, le modalità di gestione, i risultati conseguiti;
  • generalizzare l’uso delle tecnologie digitali tra il personale e migliorarne la competenza;
  • implementare i processi di dematerializzazione e trasparenza amministrativa;
  • accrescere la collaborazione con il territorio: reti, accordi, progetti, protocolli, intese.
  • Si ritiene essenziale che il Collegio sia articolato in strutture di riferimento (es. collegi di indirizzo; dipartimenti disciplinari; per tematiche trasversali) per la progettazione didattica e la realizzazione di programmazioni periodiche ed il relativo monitoraggio.